Una silloge fra Tempo e Mito

Non so quanto d’istintivo e inconscio ci sia in questa bella raccolta di poesie che Maria Franzè dona al pubblico e che almeno di primo acchito pare molto chiara e semplice. Però se non è complicata, è complessa, e carica di tanti di quei temi che benché possano sembrare ambivalenti come lo è il simbolismo, visti da una certa prospettiva, appaiono invece lineari.

Maria Franzè tratta di sensazioni che si possono esperire, di una gamma infinita di emozioni e sentimenti da esplorare perché esprimono opposizione e contraddittorietà, come attestano il mistero della vita e le nostre relazioni. Sensazioni, emozioni e sentimenti che Franzé fa scaturire attraverso un ritmo binario, la sede degli opposti, dove una dialettica musicale vede le antinomie richiudersi in un cerchio.

Il filo conduttore finisce per appartenere più al mito Greco che alla tradizione Cristiana. L’elemento tempo la dice lunga. Il tempo nella poesia di Franzè è un elemento molto presente (d’altra parte anche la musica e il ritmo sono matematicamente tempo). Ma in questa raccolta il tempo è ciclico, non lineare, e appartiene appieno alla cultura greca. Tanto che per sottrarsi all’infinito sparire e riemergere del tempo, l’autrice accenna quasi a una speranza nell’aldilà. La concezione cristiana del tempo elaborata dai primi cristiani è piuttosto una retta che un cerchio e non parla di un aldilà come un luogo, quanto di un prima-adesso-poi.

La silloge della scrittrice apre al mito fin dalla prima poesia per chiudere poi il cerchio con le ultime due.  Perché se nella prima si afferma la ciclicità del tempo, nella penultima l’autrice rivendica il desiderio di essere in un aldilà. Ed è in questo modo che la raccolta, dopo aver attraversato in maniera delicata ma profonda e ancestrale la paura, la gioia, la rabbia, l’amore e il desiderio di libertà, termina con la rappresentazione degli opposti quasi in modo musicale dove un vortice psicologico ci avvolge poiché noi tutti, probabilmente, vi apparteniamo.

Quell’arrivederci
somigliante a un addio
“ci incontreremo”
dove?
In un posto
che nessuno conosce
al di là del mondo
al di là del tempo (Dove?)

Ritmo binario, di Maria Franzé

ed. Amarganta, 2023

La recensione è di  M.S., per la redazione Blue Room