A volte i posti più conosciuti, più familiari e più amati… mamma mia: grondano sangue! E’ il caso della penna (e del cuore) di Walter Veltroni che decide di ambientare i suoi tre gialli  Assassinio a villa Borghese (2019), Buonvino e il caso del bambino scomparso (2020), e C’è un cadavere al Bioparco (2021), in uno dei parchi romani più importanti: Villa Borghese. Eppure sembrerebbe che quei magnifici giardini, con il laghetto e il posto dove affittare le biciclette, non possano essere teatro di terribili delitti.
Sappiamo che Veltroni è stato due volte sindaco di Roma, che ama la sua città e che oltre alla passione politica coltiva quella del cinema e della letteratura; scopriamo anche che per Veltroni villa Borghese non è solo un luogo di passeggiate ma anche di cultura. La trasformazione dello zoo in bioparco ha valorizzato un posto che oggi sarebbe stato crudele mantenere così com’era (gli animali non sono più in gabbia, ma godono di ampi spazi verdi con l’obiettivo di contrastarne l’estinzione). Eppure proprio qui in questo magnifico parco un’anima nera si aggira a deludere le aspettative di chi pensava Villa Borghese un posto avulso da eventi criminali.

In Assassinio a villa Borghese, subito dopo il volere del sindaco di aprire un commissariato, il commissario Buonvino è chiamato ad aprire delle indagini su un cadavere trovato nella villa.

In Buonvino e il cadavere del bambino scomparso l’ormai noto ispettore indaga su un bambino da anni sparito nella villa.

In C’è un cadavere al bioparco qui addirittura un uomo viene trovato morto nella teca di un anaconda.

Idee originali per dei whodunit alla Agatha Christie, che stimolano la fantasia del lettore, soprattutto per chi abita a Roma e sa che anche la luce nasconde il buio. Il protagonista è descritto come un uomo “semplice”, poco incline a mettersi in risalto, forse uno sfigato ma per questo risulta più simpatico al lettore. La narrazione di Veltroni è fluida e immediata, con l’uso (ben dosato) di intercalari e forme colloquiali tipiche dei romani moderni. Tre libri, tre storie che avvicinano il lettore al genere giallo contemporaneo.

  • ASSASSINIO A VILLA BORGHESE (2019)
  • BUONVINO E IL CASO DEL BAMBINO SCOMPARSO (2020)
  • C’E’ UN CADAVERE AL BIOPARCO (2021)
    di Walter Veltroni
    Ed. Marsilio, collana Lucciole

La recensione è di M.S.

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