Occorre fare un lungo respiro prima di assaporare questa raccolta di poesie. Un lungo respiro di gratitudine perché è proprio la gratitudine il personaggio principale del libro. Carlotta Paladini annusa, lotta, sorride in diversi momenti della sua vita, ringraziando sua madre e suo padre e suo nonno che si sdraiava “pe’tera solo pe’ gioca’ con noi nipoti”.
Alcuni dicono che l’essere grati è il vero giusto, primo passo per essere felici. Quantomeno per essere positivi, perché Carlotta ha questo di speciale: riveste di positività tutto ciò che tocca, tutto ciò che ricorda, compresa la malinconia.
Il segreto sta nell’osservazione continua della realtà, a partire dal momento presente. A partire dal Qui ed Ora. E non importa se alcune poesie potrebbero suonare un po’ stridenti perché scritte in romanesco. Anzi ci riportano nelle atmosfere romane, dove si descrivono gli eroi della Roma-Sud e quelli snob della Roma Nord in una girandola notturna tra folklore e risate e tanta voglia di stare insieme.
Un tale approccio alla vita non è sintomo di superficialità. Perché Carlotta Paladini si fa portavoce di un modo di essere, di un’attitudine innanzitutto, non autoreferenziale (come può accadere spesso in una qualsiasi forma d’arte), ma anche scientifica, come fosse un entomologa che allarga la percezione dello sguardo vedendo semplici insetti. Una percezione che non solo è dilatata, ma è piena di desiderio di comunicazione, di condivisione, di insegnamento. Come dire “Ehi vai là fuori, non rimanere in casa: utilizza i tuoi ricordi per vivere meglio l’oggi e non per gettarti in sterili malinconie. Anzi: considera oggi una prosecuzione di tanti Oggi, più che di tanti Ieri”. Ed è così che la sua poesia arriva come un sussurro, come una confidenza che ci invita a meravigliarci sempre, con gratitudine.

Carlotta Paladini è nata a Roma nel 1986. Laureata in giurisprudenza ha diverse passioni come i viaggi, l’arte, la fotografia e l’astrologia.

  • Talea di Carlotta Paladini
    Ediz. Europa
    ISBN 9791220119733

La recensione è di M.S. che ha letto il libro e lo ha commentato per Blue Room.

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