La vittoria di Emanuele Trevi con il racconto dei compianti amici Pia Pera e Rocco Carbone

La cerimonia si è svolta l’8 Luglio sempre a Villa Giulia ma con le opportune restrizioni Covid (senza pubblico e numero limitato di invitati), e Sandro Veronesi (vincitore della scorsa edizione e presidente di seggio) ha proclamato ufficialmente Emanuele Trevi vincitore con il suo “Due vite”, omaggio agli amici scrittori Pia Pera e Rocco Carbone, edito da Neri Pozza. Con il suo libro la memoria vola ai momenti di pace e a quelli di lite, dove il ricordo e la riflessione sono parte integrante della scrittura di Trevi che trasforma l’intimità dell’autore in sentimenti universali.
Il totale dei voti espressi, 589 (pari a circa l’89% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Emanuele TreviDue vite (Neri Pozza), con 187 voti. Seguono Donatella Di PietrantonioBorgo Sud (Einaudi) 135 voti; Edith BruckIl pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti; Giulia CaminitoL’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 78 voti; Andrea BajaniIl libro delle case (Feltrinelli), 66 voti.
“Ho sentito la loro presenza anche in finale”, così si ha scritto Emanuele Trevi per commentare la sua vittoria in un articolo del Corriere della Sera “Per tutta la durata della tournée del Premio Strega, e poi durante la serata finale, ho avuto la netta e crescente sensazione che fossimo in sette a batterci per il primo posto. Lo dico perché Pia Pera e Rocco Carbone, i protagonisti del mio libro, sono sempre stati lì con me, da quando è iniziata l’avventura in quel luogo indimenticabile che è l’anfiteatro romano di Benevento.” 
(la foto di copertina di questo articolo è tratta dal Corriere della Sera, mentre l’immagine ufficiale del premio è stata disegnata da Lorenzo Mattotti)